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25/02/2020 Progetto trasparenza > Monitoraggio conoscitivo sulla esperienza della trasparenza - Dati sui pagamenti

  • Bandi di gara e contratti

La pubblicità dei pagamenti delle amministrazioni è contenuta in diverse disposizioni normative e risponde ad un generale principio di trasparenza sull’utilizzo delle risorse pubbliche (art. 1, co. 1, d.lgs. n. 33/2013). Anzitutto i soggetti di cui all’art. 2-bis sono obbligati a pubblicare, per ciascuna amministrazione, i “dati sui propri pagamenti” secondo quanto previsto dall’art. 4-bis, comma 2, del d.lgs. n. 33/2013, così come introdotto dal d.lgs. n. 97/2016. Rispetto a tale tipologia di dati, come precisato nella disposizione normativa citata, l’esigenza di trasparenza è soddisfatta dall’indicazione – per ciascun pagamento – della “tipologia di spesa sostenuta”, dell’“ambito temporale di riferimento”, nonché dei “beneficiari”. Inoltre, ai sensi dell’art. 33 del d.lgs. n. 33/2013 le amministrazioni devono pubblicare l’indicatore annuale di tempestività dei pagamenti dal quale si ricavano i dati sui tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi, prestazioni professionali e forniture, nonché l’indicatore trimestrale di tempestività dei pagamenti (a decorrere dal 2015) e l’ammontare complessivo dei debiti e il numero delle imprese creditrici. Infine, ai sensi dell’art. 36 del d.lgs. n. 33/2013 le amministrazioni devono pubblicare le informazioni utili per consentire i pagamenti informatici, indicate puntualmente dall’art. 5 del d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell’amministrazione digitale). La materia dei pagamenti così sinteticamente descritta è declinata, dapprima, nell’allegato A del d.lgs. n. 33/2013 e poi nell’allegato 1 alla delibera n. 1310/2016, quale autonoma sotto-sezione di primo livello, denominata “Pagamenti dell’amministrazione”, collocata – per ragioni di coerenza sistemica – subito dopo la sezione sui “Servizi erogati”. Visualizzando l'attuale allegato 1 alla delibera ANAC n. 1310/2016 si può comprendere che la scelta operata è stata quella di seguire un criterio tematico, racchiudendo all’interno di un’unica sezione tutti i documenti, le informazioni e i dati riguardanti la materia dei pagamenti e, cioè, sia le informazioni di cui all’art. 4-bis (e quelle corrispondenti previste, per il servizio sanitario, all’art. 41, co. 1-bis), sia quelle di cui agli artt. 33 e 36 sui tempi di pagamento dell’amministrazione e sui pagamenti informatici. Nelle Linee guida di cui alla delibera ANAC n. 1310/2016 l’ANAC ha espresso il suo punto di vista rispetto alle singole disposizioni. Con riguardo all’art. 4-bis, l’Autorità ha anticipato le incertezze ermeneutiche per gli operatori, richiamando l’esigenza di un intervento del legislatore con funzione chiarificatrice. Nelle more di un intervento legislativo, l’Autorità ha tracciato comunque alcuni criteri da seguire per completare le voci, riguardanti in particolare la “tipologia di spesa sostenuta”, che dovrebbe essere sempre riconducibile a risorse tecniche e strumentali strettamente connesse al perseguimento della propria attività istituzionale. L’Autorità, dunque, già tratteggia alcuni vuoti normativi che potrebbero dare luogo a incertezze da parte degli operatori rispetto a questa specifica sezione. Si tratterebbe, in particolare, della cadenza di pubblicazione, sulla specialità del regime applicabile per gli Enti del SSN, atteso che l’obbligo di cui al co. 2 dell’art. 4-bis risulterebbe assorbito in quello specificatamente previsto dall'art. 41, co. 1-bis. Quanto all’art. 33 l’Autorità, tra le altre cose, ha chiarito che la misurazione dei tempi riguarda ogni tipo di contratto stipulato dall’amministrazione/ente, ivi compresi quelli aventi a oggetto prestazioni professionali, affidati nel rispetto della disciplina vigente in materia; stessa interpretazione estensiva deve essere resa rispetto alla previsione sull’ammontare dei debiti contratti dall’amministrazione, che pure deve riguardare tutti i soggetti che vantano crediti nei confronti delle p.a./enti, ivi inclusi singoli professionisti. Inoltre, per calcolare i propri tempi medi di pagamento, il portale unico da seguire richiamato dalla legge è quello indicato dall’Autorità, ovvero gli artt. 9 e 10 del d.p.c.m. 22 settembre 2014 «Definizione degli schemi e delle modalità per la pubblicazione su internet dei dati relativi alle entrate e alla spesa dei bilanci preventivi e consuntivi e dell'indicatore annuale di tempestività' dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni» e, per i Ministeri, la circolare n. 3 MEF - RGS - Prot. 2565 del 14 gennaio 2015. Le criticità nella pubblicazione degli obblighi sui pagamenti dell’amministrazione che sono state anticipate dall’ANAC nelle citate Linee guida hanno trovato puntuale conferma nei report degli enti intervistati.

A) Proposte di standardizzazione/semplificazione : La maggior parte degli enti ha fatto notare che risulta problematica la categorizzazione per tipologia di spesa sostenuta, in assenza di puntuali indicazioni normative e/o di un modello da poter seguire. Tali criticità risultano confermate dalla difformità che si registra nella prassi alla voce “Dati sui pagamenti” sia nella strutturazione della tabella sia nella voce sulla descrizione della spesa.

B) Proposte di eliminazione : Non sono mancate considerazioni circa la scarsa utilità della sotto-sezione di 2° livello dedicata all’ “IBAN e pagamenti informatici”. A tal proposito viene fatto notare che queste informazioni, anche per effetto della loro collocazione all’interno della pagina, sono oggetto di un numero considerevolmente esiguo di visualizzazioni. Inoltre alla scarsa esigenza di conoscibilità di detti dati fa da contraltare il pregiudizio concreto della loro diffusione con modalità tali da consentirne l’indicizzazione e la rintracciabilità tramite motori di ricerca web che esporrebbe, secondo quanto emerge da talune dichiarazioni, gli enti stessi ad un elevato rischio di truffa e/o di utilizzo fraudolento delle informazioni.

Fonte: Anac Progetto trasparenza > Monitoraggio conoscitivo sulla esperienza della trasparenza

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